E’ dell’anno 2000 il primo allestimento teatrale de I Rosablu con lo spettacolo:
Pinocchio 2000…l’esordio.
La celebre fiaba di Collodi, con l’adattamento e la regia di Maria Antonietta Feruglio, viene presentata al pubblico nell’insolita cornice del musical.
Con la messa in scena di Pinocchio 2000, dove , per la prima volta viene usata la tecnica dell’open space (gli attori sono sempre tutti in scena, insieme alla regista che li guida e funge anche da suggeritrice), il gruppo teatrale prende il nome “Rosablu” a sottolineare che la diversità va vista come qualcosa di raro prezioso, come…una rosa blu.
In seguito il Gruppo ha guadagnato una “I”, diventando “I Rosablu”.
Seguono poi:
La bisbetica domata e Il malato per finta…
Dalle omonime opere di Shakespeare e Molière.
In entrambi i lavori la comicità è affidata alla contrapposizione fra il dialetto e l’italiano, mentre al coro spetta il compito di far procedere la narrazione e sottolineare i momenti più significativi.
Uno sguardo all’attualità e nasce l’atto unico di “Due vedove e una tomba”
Una puntata del programma televisivo “Forum”dà alla regista lo spunto per creare un simpaticissimo sketch in cui due donne, la moglie e l’amante, si contendono il diritto di far visita al caro estinto e finiscono davanti a giudice per far valere le loro ragioni di vedove.
Uno sguardo al costume e alla base dell’allestimento scenico di “Mò ci penze nannò”
E’ la fotografia di una famiglia tipo degli anni ’70 che rispecchia in pieno le idiosincrasie della società dell’epoca che, nell’ansia quasi maniacale di elevarsi, rinnega le sue origini contadine ed è alla continua ricerca di ciò che è distinto, di ciò che è fine, perdendo di vista ciò conta veramente nella vita.
Ancora una fiaba: “Slaidinghe dorse”
La fiaba di Biancaneve, tutta giocata su satira e ironia, in cui la protagonista, lasciati i panni dell’ingenua e romantica fanciulla, diventa una ragazza moderna, un po’ rude e aggressiva:”una vera pescarese doc”, come è stata definita, a spese del povero e sfigatissimo principe azzurro.
I Tormentoni,( La mamma è sempre la mamma”, “Lei non sa chi sono io!” , “Mi manda Picone…) Compagni inseparabili della nostra stressante e frenetica vita quotidiana, diventano fonte inesauribile di esilarante e autentica comicità. Nasce così Turmendone e ddù risate: spettacolo di cabaret
Se n’ zi spose, gna si fa?E’ insieme interrogativo emblematico e spaccato di un epoca in cui le regole la facevano da padrone e in cui una promessa era una promessa e andava mantenuta ad ogni costo.
Un amico fidato ovvero ‘Nu Fije di bbona mamme
…E siamo all’ultima fatica: La famigliola